Il cavaliere senza nome
Il cavaliere senza nome è una fiaba epica e malinconica che rievoca le atmosfere del mito, fondendo l’avventura cavalleresca con una riflessione profonda sul senso dell’identità e del ricordo. Il racconto si muove tra azione e introspezione, con uno stile solenne ma limpido, e indaga cosa resta di un eroe quando la battaglia è finita e il mondo tace. Una parabola sul tempo che passa, sulla gloria che svanisce e sulla fragile linea che separa la leggenda dall’oblio.
Musiche tratte da "Fairy Tales for Grown up Children" colonna sonora ufficiale del libro "Tutte le favole per bambini cresciuti".
Ha combattuto mostri. Ha attraversato oceani. E quando arrivò la pace, svanì. The Nameless Knight è una leggenda "spoken word" sulla memoria che svanisce, sull’eroismo dimenticato e sul silenzio che segue la gloria. Un racconto narrato da chi non ha mai conosciuto il suo nome.
The Nameless Knight
They say there once was a knight—
the last of his kind—
who rode alone from village to village,
facing fire-breathing beasts and spells
that could bend the stars.
He wore armor that sang in the wind,
a blade that glowed like dawn,
and a shield marked by a family
no one remembers now.
He crossed oceans where no man returned,
slew serpents, witches, and kings of ash.
For a time, he was a name spoken like thunder.
But peace came.
And with peace… silence.
He rode further—past the end of the world—
searching not for war,
but for something to prove he still existed.
What he found was not a monster,
but stillness.
Beauty.
A valley untouched.
He sat. He removed the armor.
And inside… there was no one left.
Only a whisper in the wind,
a memory caught in leaves and stories,
told by children who never knew his name.
Now, he is legend.
He is mist.
And some say, if you listen closely,
you can still hear his footsteps in the hills.
Now is in silence.
Only a whisper in the wind.
Only a whisper in the wind,
a memory caught in leaves and stories,
told by children who never knew his name.
Now, he is legend.
He is mist.
And some say, if you listen closely,
you can still hear his footsteps in the hills.
Il cavaliere senza nome
Si racconta di un cavaliere,
l’ultimo del suo genere,
che attraversava i villaggi da solo,
affrontando creature di fuoco
e magie capaci di piegare le stelle.
Aveva un’armatura che cantava al vento,
una lama luminosa come l’alba,
e uno scudo inciso da un casato
che il tempo ha ormai cancellato.
Attraversò oceani da cui nessuno era tornato,
sconfisse serpenti, streghe, e re fatti di cenere.
Per un po’, il suo nome echeggiava come un tuono.
Poi venne la pace.
E con la pace… il silenzio.
Continuò a cavalcare,
oltre il confine del mondo,
non per cercare battaglie,
ma per dimostrare a sé stesso
di essere ancora vivo.
E ciò che trovò
non fu un mostro,
ma quiete.
Una valle intatta.
Una bellezza che nessuno aveva sfiorato.
Si sedette. Tolse l’armatura.
E dentro… non c’era più nessuno.
Solo un sussurro nel vento,
un ricordo tra le foglie e nei racconti,
tramandato da bambini
che non hanno mai saputo il suo nome.
Ora è leggenda.
È nebbia.
E qualcuno dice che,
se ascolti attentamente,
puoi ancora sentire i suoi passi tra le colline.
Ora è silenzio.
Solo un sussurro nel vento.
Solo un sussurro nel vento,
un ricordo tra le foglie e nei racconti,
tramandato da bambini
che non hanno mai saputo il suo nome.
Ora è leggenda.
È nebbia.
E qualcuno dice che,
se ascolti attentamente,
puoi ancora sentire i suoi passi tra le colline.