
Tutte le favole per bambini cresciuti
Realtà e visione, sogno e fallimento, ironia e tenerezza si intrecciano in queste pagine come fili di una trama sottile. Ogni racconto apre uno spiraglio su un mondo solo in apparenza autonomo, ma intimamente connesso agli altri: una costellazione narrativa che esplora l’identità, la memoria, il tempo e il linguaggio.
I racconti attraversano generi e atmosfere — dalla fantascienza alla distopia, dal giallo all’horror, dal surreale al grottesco, fino a sfiorare il satirico e l’iperrealista — e si pongono in dialogo con autori come Philip K. Dick, J.G. Ballard, Raymond Carver, Dino Buzzati, Italo Calvino, Douglas Adams e Kurt Vonnegut.
Sono nate così storie che esplorano paure, desideri, sogni e paradossi, ampliando l’orizzonte della raccolta.
Con una scrittura limpida e stratificata, queste pagine invitano a guardare dentro le crepe della realtà – là dove, nell’istante sospeso o nel dettaglio dimenticato, la verità più inattesa prende forma e continua a pulsare.
Lingua: Italiano
Lunghezza stampa: 302 pagine
Dimensioni: 13.97 x 2.29 x 21.59 cm
Peso: 458 g
ISBN-13: 979-8283790657
formato: copertine rigida e flessibile, e-book
Indice
Un eroe dimenticato cavalca tra passato e mito, in cerca di un nome che nessuno ha mai osato pronunciare.
Una testa che scoppia, un ufficio che applaude, una discoteca che si piega su sé stessa. Tutto comincia con uno starnuto.
Lo spazio è un riflesso: nel vuoto cosmico, Luca ritrova la propria storia, i legami familiari, i desideri, le fragilità, le città, le scelte e le derive. Un viaggio in orbita attorno al sé, dove passato e presente danzano in una traiettoria di riconoscimento.
Dall’alto vennero ospiti inattesi. Non bussarono. Non parlarono. Eppure, cambiarono ogni cosa.
Un giorno di pausa, un pigiama, qualche libro e il silenzio della casa. Ma qualcosa si incrina. E le parole scritte cominciano a rispondere.
Un amore interrotto, una telefonata fuori tempo, un viaggio inatteso. Quando la vita non basta a chiudere una storia, resta solo una virgola. E qualcuno, da qualche parte, che aspetta sulla soglia.
Le disavventure di un giovane ipocondriaco
Sigismondo vive nel costante terrore di morire. Ogni sintomo è una minaccia, ogni diagnosi una cospirazione, ogni parola del medico un presagio. Tra test rapidi, forum medici e scafandri su misura, la sua vita è una tragicommedia clinica senza tregua. Un racconto esilarante e inquietante sulla paura di esistere.
Un architetto riceve un ordine: progettare una nuova città. Nessuna firma, nessuna spiegazione. Solo un comando. In un mondo dominato da algoritmi e routine, prova a immaginare un’architettura che sfugga al controllo. Un racconto sulla città come creatura vivente — e sull’illusione della libertà.
Fiori rossi in un vaso, una stanza vuota, e tutto l’amore che non è stato detto a voce alta.
Due fratelli divisi da rivalità e silenzi si trovano a convivere con una nuova ospite, Sofia. La sua presenza altera lentamente gli equilibri, fino a dissolvere ogni distanza. Ma l’amore, a volte, non sceglie.
Un atlante anomalo, fatto di dettagli reali e deviazioni impercettibili. La mappa è intatta. Forse. Ma è il mondo a essere cambiato.
Un dialogo surreale ad alta velocità. Tra farmaci, segni zodiacali e paesaggi in movimento, si svela una verità che spezza ogni continuità. Dove finisce il passeggero e comincia il personaggio?
L’amore non è un cuore disegnato in agenda. È una mappa invisibile fatta di luoghi, gesti e memorie che un tempo hanno unito due persone — e che continuano a raccontarle, anche dopo la fine.
Una tragedia in tre atti: esclusione, desiderio, distruzione. Un’ombra lunga si insinua dietro il riflesso perfetto dell’altro, fino a esplodere in una carneficina che ha il sapore dell’amore malato, della fame d’identità e della vendetta.
Una coppia come tante. Una serata come molte. Ma cosa succede quando ogni gesto, ogni emozione, ogni scelta viene anticipata — e continuamente riscritta — da una macchina? Tra futuri incerti e simulazioni fallite, si perde persino il presente.
Una voce intima si frantuma in pensieri lucidi e crudi, tra apatia e desiderio di libertà. Un grido silenzioso sul peso dell’esistere, sull’ambiguità del dolore, sulla voglia di scomparire senza sparire davvero.
Tra tracce digitali e memoria corporea, un ricordo sommerso affiora dal buio: la mente lo aveva sepolto per proteggerlo, ma ora pretende di essere ascoltato.
Vedere è facile. Guardare è un’altra cosa. In un mondo saturo di stimoli, scegliere di posare lo sguardo è un atto di presenza, una sfida al tempo, un gesto che ci espone — e forse ci salva.
In un universo dove tutto vibra all’unisono, un’entità inizia a deviare dal ritmo perfetto. Non è ribellione, ma desiderio di esistere. E così, ai margini della coscienza collettiva, nasce una nuova melodia — dissonante, fragile, irriducibile.
Due persone si osservano da lontano, cercando una formula che tenga insieme tutto ciò che hanno smesso di dirsi.
Le infinite dimore dello spazio
Un Ministero governato dall’assurdo, dove lo “spazio” è oggetto di calcoli, gerarchie e riunioni senza fine. Tra dirigenti enigmatici e uffici surreali, l’architettura immaginata diventa metafora di un sistema che si espande solo per non essere mai compreso.
Un atto d’amore infantile diventa responsabilità inattesa: un cucciolo salvato e dimenticato, e il lutto precoce per una maternità mancata.
Elena ha sempre udito le voci degli altri — pensieri grezzi, frammenti di coscienza che scorrono come un fiume segreto dentro di lei. Ma una notte, quelle voci diventano troppo chiare. E qualcosa, dalle ombre, risponde.
Una pulce in cerca di riscatto scopre che il coraggio, a volte, è un sussurro minuscolo dentro l’orecchio di chi non sa più come andare avanti.
Una storia d’amore interrotta all’improvviso. Non è il racconto della fine, ma quello di ciò che resta: il dolore, la memoria, e uno spazio interiore che continua a custodire ogni dettaglio.
Un flusso di domande, pensieri e contraddizioni: dall’infanzia al presente, un percorso fatto di versioni possibili, collisioni interiori e identità in continua trasformazione.
Dimenticare, perdersi, distrarsi
Le chiavi in tasca, gli occhiali sul naso… e tu, da qualche parte tra la realtà e l’immaginazione. Ma forse quello che si perde davvero — siamo noi.
E se tutto questo non fosse che il sogno di uno sconosciuto? In un universo di possibilità, c’è chi attraversa le notti degli altri per cercare chi ha perduto.
Luigi è un giornalista di lungo corso, stanco ma ancora capace di meraviglia. In redazione nasce un legame sottile con Anna, giovane collega brillante. Quando lei parte per il fronte, la scrittura diventa per lui una lotta silenziosa — finché le parole, da alleate, non si trasformano in nemiche.
La serra di villa Winterbourne
Un delitto chiuso in serra, una villa isolata, un gruppo di ospiti impettiti. Tra piante tropicali e sospetti, ogni parola pesa, ogni gesto svela. In un’Inghilterra di fine ‘800, è la paura a incrinare le certezze.
Rodolfo combatte l’invecchiamento con ossessione millimetrica, passando dalla skincare alla chirurgia estetica. Quando la paura del tempo lo conduce a una teoria estrema sull’ossidazione, la sua ricerca di eternità diventa un delirio estetico.
Un interrogatorio serrato tra un ispettore e il carismatico leader di un gruppo clandestino apre spiragli inquietanti su fede, potere e rivoluzione. Giosuè afferma di essere un tramite, non un profeta, e le sue parole sembrano più lucide che folli. Ma qualcosa, nell’equilibrio tra giustizia e verità, comincia a incrinarsi.
Un’armatura fuori dal tempo. Un codice che nessuna civiltà avrebbe potuto scrivere. L’archeologo Jonas Kyran scopre qualcosa che non sarebbe mai dovuto esistere.
