Le infinite dimore dello spazio
Nel racconto "Le infinite dimore dello spazio", prende forma un universo surreale e iper-burocratico, in bilico tra Kafka e Douglas Adams, dove ogni dipartimento, funzione e figura gerarchica contribuisce a costruire una macchina amministrativa autoreferenziale e insondabile. Lo stile è ironico, denso, calibrato su una lingua iperformale e inventiva, che moltiplica livelli di significato e nonsenso. I nomi degli uffici – dalla “Valorizzazione delle Assenze” alla “Supervisione dello Spazio Interstellare” – diventano ossimori viventi, strumenti per esorcizzare l’inutilità attraverso l’iper-nomina. Il racconto mette in scena una burocrazia che si autoalimenta e si consolida non nonostante, ma grazie alla sua inconcludenza: ogni funzione sembra priva di scopo concreto, ogni dirigente è una figura mitologica la cui autorità si fonda sull’incomprensibilità, ogni riunione un rito che trasforma il nulla in decisione. In filigrana emerge una chiara declinazione narrativa del Principio di Peter: il sistema seleziona, promuove e consacra figure sempre più distanti dalla competenza, premiando chi sa evocare concetti vuoti con solennità e non chi risolve problemi. La logica interna si fonda sull’equilibrio instabile tra l’apparenza di efficienza e la sostanza dell’assurdo. Lo spazio, concetto centrale, diventa metafora di potere, di linguaggio, di mente: uno spazio che si espande, si moltiplica e si reinventa pur di non essere mai compreso davvero. Perché, alla fine, lo spazio – come recita la targa all’ingresso del Ministero – è “uno stato mentale”.
Musiche tratte da "Fairy Tales for Grown up Children" colonna sonora ufficiale del libro "Tutte le favole per bambini cresciuti".
Un diario di bordo surreale dal Ministero dello Spazio. "Certified absurdity" è un brano teatrale spoken-word electro-pop che fonde burocrazia, assurdità quantistica e confusione cosmica in un’unica esperienza sonora solennemente assurda.
Certified absurdity
“I work at the Ministry of Space.
Nobody really knows what we do.
But we do it… thoroughly.”
“This morning I filed a report about the Margins of Expansion.
Then I attended a meeting on the Rationalization of Unused Space.
We discussed turning a broom closet into a Quantum Archival Node.
Someone proposed renaming the hallway into a Strategic Transitional Corridor.
We applauded.
We always applaud.”
“Certified absurdity,
floating endlessly,
dimensions folding over me,
oh, certified absurdity.”
“Later, I visited the Office for the Exploration of the Invisible.
They stared into empty rooms, nodding solemnly.
I had lunch near the Synchronization of Temporary Spaces.
My sandwich floated slightly to the left.
No one noticed.
Or maybe it was encouraged.”
“Certified absurdity,
floating endlessly,
dimensions folding over me,
oh, certified absurdity.”
“In the afternoon, I got promoted.
Now I’m responsible for Identifying Spatial Gaps that Refuse Observation.
It’s very prestigious.
And very mysterious.
I celebrated by getting lost on the way back to my desk.”
“Certified absurdity,
drifting far from certainty,
in the Ministry of Space…
oh, certified absurdity.”
“In the Ministry of Space… everything expands… including confusion.”
“And if you get lost… just ask the Invisible Concierge.”
Assurdità certificata
“Lavoro al Ministero dello Spazio.
Nessuno sa davvero cosa facciamo.
Ma lo facciamo… a fondo.”
“Stamattina ho archiviato un rapporto sui Margini dell’Espansione.
Poi ho partecipato a una riunione sulla Razionalizzazione degli Spazi Inutilizzati.
Abbiamo discusso la possibilità di trasformare uno sgabuzzino in un Nodo Archivistico Quantico.
Qualcuno ha proposto di rinominare il corridoio in Corridoio di Transizione Strategica.
Abbiamo applaudito.
Applaudiamo sempre.”
“Assurdità certificata,
che fluttua all’infinito,
dimensioni che si ripiegano su di me,
oh, assurdità certificata.”
“Più tardi, ho visitato l’Ufficio per l’Esplorazione dell’Invisibile.
Fissavano stanze vuote, annuendo solenni.
Ho pranzato nei pressi della Sincronizzazione degli Spazi Temporanei.
Il mio panino fluttuava leggermente verso sinistra.
Nessuno ci ha fatto caso.
O forse era voluto.”
“Assurdità certificata,
che fluttua all’infinito,
dimensioni che si ripiegano su di me,
oh, assurdità certificata.”
“Nel pomeriggio, sono stato promosso.
Ora sono responsabile per l’Identificazione dei Gap Spaziali che Rifiutano l’Osservazione.
È molto prestigioso.
E molto misterioso.
Ho festeggiato perdendomi sulla via del ritorno alla scrivania.”
“Assurdità certificata,
alla deriva lontano dalla certezza,
nel Ministero dello Spazio…
oh, assurdità certificata.”
“Nel Ministero dello Spazio… tutto si espande… compresa la confusione.”
“E se ti perdi… chiedi al Concierge Invisibile.”







